Tribunale Amministrativo Regionale, Lazio Latina, Sezione 1, Sentenza 14 gennaio 2023, n.27
Inquinamento del suolo – Accertamento del nesso tra la causa di inquinamento e gli effetti – Criterio civilistico del più probabile che non – Concetto di probabilità – Cd. Probabilità logica o baconiana
In materia ambientale l’accertamento del nesso fra una determinata presunta causa di inquinamento ed i relativi effetti si basa sul criterio di matrice civilistica del c.d. più probabile che non (anche noto come della preponderanza dell’evidenza), ovvero richiede semplicemente che il nesso eziologico ipotizzato dall’Autorità sia più probabile della sua negazione (Cons. Stato, ad. plen., 22 ottobre 2019 n. 10; sez. IV,12 luglio 2022 nn. 5863 e 5864; sez. IV, 6 giugno 2022 nn. 4585 e 4588; sez. IV, 7gennaio 2021 n. 172); detto principio comporta, in altri termini, in assenza di altri fatti positivi, vada preferita l’ipotesi che riceve un grado di conferma maggiormente probabile rispetto a quella negativa; va quindi scelta l’ipotesi fattuale che abbia ricevuto una conferma probatoria positiva, ritenendo “vero” l’enunciato che ha ricevuto un grado di maggior conferma relativa dell’esistenza del nesso, sulla base delle prove disponibili, rispetto a quella negativa che tale nesso non sussista (Cass. civ., sez. III, 7 marzo 2022 n. 7355). In tale contesto, il termine “probabilità” non è riferito al concetto di frequenza statistica (c.d. probabilità quantitativa o pascaliana),bensì al grado di conferma logica che la relazione tra fatti ha ricevuto (c.d. probabilità logica o baconiana); la probabilità logica consente, pertanto, di accertare ragionevoli verità relative sulla base degli indizi allegati sì che, permanendo l’incertezza, ed in assenza di una conferma positiva dell’esistenza del fatto, esso dovrà essere ritenuto insussistente (Cass. civ., sez. III, 7 marzo 2022 n. 7355; in termini v. anche Cass. civ., sez. III, 14 marzo 2022 n. 8114; sez. III, 27 settembre2018 n. 23971). (Amb.Dir.)